Dacia Maraini

Dacia Maraini

Figlia dello scrittore e antropologo Fosco Maraini, Dacia Maraini nasce a Fiesole. È stata a lungo compagna di Alberto Moravia con cui visse dal 1962 al 1983, accompagnandolo nei suoi viaggi intorno al mondo. Esordisce nel 1962 con il romanzo La vacanza. Seguono moltissime pubblicazioni tra cui : Isolina (1985, Premio Fregene 1985, ripubblicato nel 1992; tradotto in cinque paesi), La lunga vita di Marianna Ucrìa (Premi: Campiello 1990; Libro dell'anno 1990; tradotto in diciotto paesi), Bagheria (Premi: Rapallo-Carige 1993; Scanno 1993; fialista allo Strega 1993; Joppolo 1994; tradotto in cinque paesi), Voci (1994, Premi: Vitaliano Brancati - Zaffrana Etnea 1997; Città di Padova 1997; Internazionale per la Narrativa Flaiano 1997; tradotto in tre paesi). Dalla seconda metà degli anni Sessanta scrive molti testi teatrali, tra i quali: Maria Stuarda (rappresentato in ventidue paesi), Dialogo di una prostituta con un suo cliente (rappresentato in venti paesi), Stravaganza (rappresentato in quattro paesi) e I digiuni di Santa Catarina. Nel 1980 ha scritto, in collaborazione con Piera Degli Esposti, Storia di Piera. I grandi temi sociali, la vita delle donne, i problemi dell'infanzia sono ancora al centro delle sue opere più recenti: Un clandestino a bordo (1996) e la raccolta di racconti Buio (1999) che ha vinto il Premio Strega. Nel 2012 le viene assegnato il premio Alabarda d'oro per la letteratura.

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