con la partecipazione di Thierry Parmentier opere pittoriche di Giorgio Mazzon
Shahrazàd, chi era costei?
Capire chi era Shahrazàd significa riflettere sul femminile di ieri e di oggi: cosa significa essere donna, la relazione con il maschile, il mito antico della femminilità e l'attualità sociale. Raccontare le storie di Shahrazàd significa scoprire mondi visionari e archetipici che divertono e incantano, che sorprendono e sconcertano, che avvincono e interrogano.
Un divertito e divertente monologo che racconta la storia di un'antica fanciulla, Shahràzad appunto, che ha dovuto essere forte e furba per poter vivere e donare la vita a donne come lei: un testo che divaga con incursioni in altri miti, riflette sulle scelte di ieri che si attualizzano in quelle di oggi, incanta per la fantasia onirica delle storie narrate e continua a sorprenderci, ieri come oggi.
Marina Massironi
in
con la partecipazione di Thierry Parmentier
opere pittoriche di Giorgio Mazzon
Shahrazàd, chi era costei?
Capire chi era Shahrazàd significa riflettere sul femminile di ieri e di oggi: cosa significa essere donna, la relazione con il maschile, il mito antico della femminilità e l'attualità sociale. Raccontare le storie di Shahrazàd significa scoprire mondi visionari e archetipici che divertono e incantano, che sorprendono e sconcertano, che avvincono e interrogano.
Un divertito e divertente monologo che racconta la storia di un'antica fanciulla, Shahràzad appunto, che ha dovuto essere forte e furba per poter vivere e donare la vita a donne come lei: un testo che divaga con incursioni in altri miti, riflette sulle scelte di ieri che si attualizzano in quelle di oggi, incanta per la fantasia onirica delle storie narrate e continua a sorprenderci, ieri come oggi.
Produzione Minimiteatri
in collaborazione con Teatro Sociale di Rovigo
Fotografie di Roberto Bottari
Teatro Sociale di Rovigo
Cast Artistico
Thierry Parmentier
Letizia E. M. Piva
Giorgio Mazzon
Personale Tecnico
Schede Tecniche
Biglietti
Intero 20,00€
Ridotto 15,00€ (Under 25, Over 65, Abbonati Prosa 2017 del Teatro Sociale)